Una settimana fa partecipavo al mio primo blog trip, nella selvaggia Maremma del Parco archeologico sperimentale de Gli Albori.
La sopravvivenza
Una parte importante di questa avventura a Gli Albori è stata dedicata alla sopravvivenza, attraverso le tecniche che utilizzavano gli uomini preistorici agli albori della civiltà. Un vero e proprio corso intensivo di sopravvivenza che mi ha fatto capire quanto sia privilegiata la nostra vita moderna e quanto fosse difficile vivere nella preistoria.
Oltre infatti a sapere accendere un fuoco, senza accendino ovviamente, con solo dei pezzi di legno, c’è la necessità di mantenere questo fuoco vivo durante tutto il giorno, la notte ed in ogni condizione climatica. Vi assicuro che non è una cosa facile, nonostante gente come Bear Grylls.
In effetti Bear Grylls non gli lega nemmeno le scarpe a Riccardo Chessa, archeologo, antropologo ed istruttore di innumerevoli discipline, che con la sua passione e i suoi collaboratori ci ha fatto vivere un’esperienza unica, travolgente ed emozionante.
E Riccardo, insieme a Francesco ci hanno insegnato anche come riconoscere le pietre adatte per essere scheggiate al fine di costruire degli utensili da utilizzare per cacciare e compiere altri lavori quotidiani. Infatti l’arte della scheggiatura è antichissima ed è stata affinata dai nostri antenati, che hanno scoperto come la selce fosse resistente, ma facilmente malleabile, così come anche l’ossidiana fosse incredibilmente tagliente.
Dopo aver creato una freccia ci hanno insegnato a creare un arco, spiegandoci che ci sono alberi che sono naturalmente perfetti per questo scopo, così come ci sono piante che possono essere usate per essere intrecciate e diventare corda. Abbiamo anche avuto modo di tirare con l’arco, che figata!
Inoltre abbiamo anche lavorato la ceramica come facevano le donne nella preistoria, senza tornio ma con solo un pò di argilla, tanta manualità e una conchiglia per la decorazione. Tra l’altro si possono fare delle cose pazzesche, come si vede dai lavori creati da Riccardo, che per chi non è del settore, possono apparire identici agli originali nei musei.
E tutto questo non lo abbiamo solo ascoltato, ma anche messo in pratica passando una notte e un giorno nel bosco selvaggio della Maremma, in una località sperduta vicino a Roccastrada che si chiama i Piloni. Qui scorre placido il torrente Farma che nel corso dei secoli si è scavato lentamente il letto nelle grandi rocce granitiche. Un posto perfetto per fare il bagno, pescare, cacciare e cercare l’avventura!
Insomma ho trascorso un weekend da vera #wildblogger in una della parti di Toscana che più amo, la Maremma, insieme a persone che non conoscevo ma che mi sono entrate nel cuore. Infatti tornare agli albori della civiltà, dovendo imparare a sopravvivere è un qualcosa che unisce che ci riporta all’abc della vita e dei rapporti con le persone.
I corsi di sopravvivenza
Gli Albori organizza i corsi di sopravvivenza per chiunque fosse interessato. Un vero viaggio agli albori della civiltà dove imparare la vera sopravvivenza per stare a contatto con la natura e con se stessi. I corsi vengono generalmente organizzati nel weekend dal venerdì alla domenica per gruppi di 4-10 persone massimo ed hanno un costo che si aggira tra i 250-300 euro a persona, con vitto e alloggio compresi. Ogni corso può essere personalizzato a seconda delle vostre esigenze. Il corso è anche molto consigliato come terapia di coppia!!!
Per maggiori informazioni contattate Riccardo ed il suo staff scrivendo a riccardo_chessa@virgilio.it.
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